Lunedì 14 aprile le presidenti di Legambiente Calabria e Legambiente Crotone, Anna Parretta e Rosaria Vazzano, insieme a parte del direttivo del circolo crotonese, Luigi Labonia e Francesco Perri, hanno incontrato il Procuratore Capo della Repubblica di Crotone, Domenico Guarascio.
L’incontro si è svolto all’indomani delle recenti e significative operazioni condotte dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Crotone che, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica, hanno portato al sequestro di numerose discariche abusive situate in diverse aree del territorio cittadino. Si tratta di zone spesso soggette a vincoli idrogeologici, utilizzate illegalmente per lo stoccaggio di rifiuti speciali, pericolosi e non, tra cui una grande quantità di rifiuti edili, pneumatici fuori uso e amianto, il tutto in assenza delle necessarie autorizzazioni.
Durante l’incontro, nel corso del quale Legambiente ha ribadito il proprio apprezzamento per l’attività di contrasto agli illeciti ambientali , si è concordato di avviare un percorso condiviso per la sottoscrizione di un protocollo d’intesa volto al risanamento delle aree inquinate e alla loro restituzione alla collettività.
Il Procuratore Capo Guarascio ha manifestato ampia disponibilità anche per possibili interazioni future con enti preposti ed al fine di individuare idonee procedure per la definizione delle bonifiche.
“Con amarezza continuiamo ad assistere a fenomeni legati al ciclo illegale dei rifiuti, che arrecano gravi danni ambientali in un territorio già segnato da un’emergenza ambientale cronica e dalla mancata bonifica dell’area industriale – dichiarano Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria, e Rosaria Vazzano, presidente del circolo di Legambiente Crotone. – Per questo riteniamo fondamentale che alle azioni di sequestro e repressione seguano interventi di bonifica e ripristino dei luoghi. I crimini ambientali, purtroppo sempre più frequenti, richiedono un’intensificazione delle attività di controllo, prevenzione e contrasto, soprattutto in aree fragili come quella crotonese. Ma serve anche un impegno concreto per restituire legalità e giustizia ambientale, tutelando la salute dei cittadini e il bene comune.”
L’impegno dei Circoli di Legambiente e dei volontari si muove su due fronti: da un lato, stimolare la cittadinanza a essere attenta, vigile e parte attiva nel contrasto all’illegalità, rappresentando un deterrente concreto contro chi antepone il profitto all’interesse collettivo; dall’altro, promuovere a Crotone e in Calabria un modello di economia circolare basato sulle 4R – Ridurre, Riusare, Riciclare, Recuperare – trasformando il problema dei rifiuti, particolarmente grave nel territorio crotonese, in un’opportunità di rigenerazione e sviluppo occupazionale.