Alcuni dei fumetti italiani più famosi, come Tex Willer e Dylan Dog, sono pubblicati dalla casa editrice Sergio Bonelli Editore, colonna portante dell’industria di fumetti italiana dalla storia ricca e affascinante. Tutto nasce quando nel 1940 Giovanni Luigi Bonelli rileva la testata L’Audace dalla Arnoldo Mondadori Editore, e riesce così a fondare la sua piccola casa editrice.
Gli anni '40 si distinguono per le prime pubblicaizoni della nuova casa editrice e per l'arrivo di due personaggi iconici del panorama fumettistico italiano: Capita Fortuna e Tex Willer. La prima pubblicazione è il numero 331 de L'Audace che ha come personaggio protagonista Furio Almirante e presenta un formato ad albo con una storia completa, invece delle storie a puntate all’epoca pubblicate sui giornali. Nel 1942 viene poi pubblicato anche un altro personaggio di successo della casa Bonelli: Capitan Fortuna. Finita la guerra, Giovanni Luigi lascia la casa editrice alla moglie, ma ne rimane comunque lavoratore freelancer. Nel 1948 viene poi pubblicato l’iconico Tex Willer, ad oggi il personaggio più longevo dei fumetti italiani.
Negli anni cinquanta la casa editrice pubblica varie serie e personaggi di successo: Plutos, I tre Bill, Rio Kid, Il cavaliere nero, Yuma Kid, El Kid, Hondo, Kociss, Mani in Alto, Gordon Jim e Il sergente York. In questo decennio la guida dell’azienda passa al figlio di Gian Luigi, Sergio Bonelli che ha lavorato finora come sceneggiatore con lo pseudonimo di Guido Nolitta. Alla fine degli anni 50 la Bonelli da vita a un nuovo formato che verrà ricordato come formato Bonelli, con albi in bianco e nero, vignette su 3 strisce e composto di circa un centinaio di pagine. Anche le dimensioni dei fumetti rimangono le stesse e qui si può trovare un esempio di buste protettive per fumetti Bonelli per proteggere al meglio le preziose collezioni. Questo formato si imporrà e verrà usato anche da altre case editrici. Nel 1958 viene pubblicata la serie del Piccolo Ranger, che avrà successo anche all’estero e si imporrà come una delle serie western più riuscite.
Gli anni '60 sono caratterizzati da altrettanti successi. Nel 1961 la Bonelli pubblica Zagor, tra i personaggi più famosi della casa editrice. Nello stesso decennio vengono pubblicati anche Mister No, il Comandate Mark, Ken Parker e viene stampata la serie western Storia del West, altro grande successo della casa editrice.
Alla fine degli anni settanta si può vedere un trend negativo nella vendita del fumetto e per questo la casa editrice cerca di trovare nuove idee che possano farla usciere da questo trend negativo, come ad esempio la versione italiana di Indiana Jones o altri fumetti comici come Doctor Beruscus.
Nel 1982 la Segio Bonelli Editore inizia a pubblicare Martin Mystere, personaggio immaginario di Alfredo Castelli. Questo fumetto rappresenta una sorta di passaggio tra le serie classiche della Bonelli come Tex, Zagor e Mister No e quelle del nuovo corso. Il fumetto che riporta la Bonelli all’apice è Dylan Dog, che viene pubblicato per la prima volta nel 1982. Il nuovo personaggio di casa Bonelli si rivela subito essere un grande successo che continua tutt’oggi. Dylan Dog è inoltre uno dei fumetti italiani più venduti che è riuscito a sbarcare anche all’estero. Sull’onda del successo i Dylan Dog, vengono pubblicati negli anni 90 altri fumetti di grand successo, come Julia - le avventure di una criminologa, Nick Raider e il Magico Vento.
Anche negli anni 2000 la Bonelli continua a pubblicare e stampare grandi successi come il Dragonero e viene stampata la prima edizione a colori di Dylan Dog. Nel 2018 viene inaugurata una nuova etichetta editoriale. Audace nasce per poter distinguere i fumetti dallo stampo più adulti, da i classici della casa editrice. Audace esordisce con Cani Sciolti - Sessantotto. Non solo grandi successi sulla carta, ma grazie alle varie collaborazioni e alla grande esperienza, possiamo godere anche di prodotti su schermo dei vari personaggi della casa editrice Bonelli. Questa è la storia di una delle case editrici più famose, prolifiche e di successo del panorama italiano e non possiamo che aspettarci gradi cose anche per il futuro.